(Marina d’inverno)
Il vento soffia teso
blandisce
le creste delle onde grigio-ardesia
che gelide
slabbrano sul bagnasciuga
Porta con sé il tempo
intriso di umori umani
raccolti qua e là negli anni
impregnando la sua esistenza
di malinconica essenza
Voci lontane
diverse
di anime inquiete
echeggiano a tratti
luci, colori, emozioni
su tutto grava l’incertezza
del vivere o morire
Ma il vento apre le ali al cigno
sospende il volo del gabbiano
fa il solletico alle grosse nubi scure
che ricoprono il mare gonfio
Nulla ha importanza alla fine
niente veramente vive o muore.
(Immagine – Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich)